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Marche, le colline della storia

Una regione di confine che ha saputo scrivere la storia. Anche quella del vino, certo! Verdicchio su tutti, le Marche regalano un panorama mozzafiato di vitigni autoctoni assolutamente entusiasmanti: Lacrima, Passerina, Pecorino, Vernaccia Nera… Insieme ai grandi classici dell’Appennino, quali Trebbiano, Sangiovese e Montepulciano, questa sera abbiamo dipinto un quadro di sicuro interesse e degna curiosità: calici che hanno portato le sensazioni più disparate, degustazioni che hanno acceso dibattiti, confronti e scambi di idee. Insomma, decisamente una di quelle serate che vanno famose sotto l’insegna Sommelier Social Club!


20180921_Terre Silvate 2016

TERRE SILVATE 2016, Tenuta La Distesa. Corrado Dottori, Cupramontana (AN). Verdicchio, Trebbiano.

Il ritorno alle radici con l’idea di costruire una vita migliore… Terre Silvate è sicuramente un vino figlio di questa idea. Un allungo incredibile sulla freschezza e sulla sapidità, le note di macerazione iniziale che lasciano il campo alle scorze d’agrumi, una struttura che lavora dietro le quinte ad equilibrare il tutto… Spaziale e da conservare!

20180921_Bianchello Ribelle
Tenuta Cà Sciampagne, Bianchello Ribelle. Leonardo Cossi, Urbino, Pesaro-Urbino, Marche

BIANCHELLO RIBELLE 2016, Tenuta Cà Sciampagne. Leonardo Cossi, Urbino (PU). Bianchello.

Bianchello solo di nome, che di fatto è un orange fatto e finito! 28 giorni di macerazione sulle bucce, fratello tranquillo del movimentato rifermentato in bottiglia… Smalto è la parola d’ordine, sensazioni di volatile che si amalgamano ad una struttura intensa, aromi velati di frutto macerato. Sapidità e acidità che sostengono il sorso. Un assaggio non immediato, certo, un calice che fa dibattere: l’idea di un naturale che va troppo in là e diventa un vino estremamente costruito? Ribelle sì, di nome e di fatto!

20180921_Stella Flora 2011
Maria Pia Castelli, Stella Flora 2011. Monte Urano, Fermo, Marche – Sommelier Social Club, Nerviano, Milano

STELLA FLORA 2011, MPC. Maria Pia Castelli, Monte Urano (FM). Pecorino, Passerina, Trebbiano, Malvasia.

Uvaggio bianco marchigiano caratteristico, per uno dei vini più emblematici e “verticalizzati” di Maria Pia Castelli. Un assaggio decisamente di struttura, il 2011, opulento e grasso, con intriganti accenni lattici al naso. Tradisce forse troppo quei lunghi mesi di barrique? Una certa freschezza non gli difetta, ma pare rimanere ancorato al legno e alla possanza più che alla finezza. Comunque da provare!

20180921_Guardiano della Terra 2015
Azienda Agraria Guerrieri, Guardiano della Terra 2015. Piagge, Pesaro-Urbino, Marche – Sommelier Social Club, Nerviano, Milano

GUERRIERO DELLA TERRA 2015, Azienda Agricola Guerrieri. Famiglia Guerrieri, Piagge (PU). Montepulciano, Sangiovese.

Spiazzante. Praticamente un vino da dessert: caldo, potente, profondo, morbido… dolce! La sensazione di residuo zuccherino è davvero notevole. Un vino nato dal miglior appezzamento aziendale e da viti vecchie, da vendemmia tardiva e da affinamento in legno. Cuore scuro e unghia porpora, note di frutto praticamente nero e spezie e tostato. Golosissimo!

20180921_Paradiso
Fattoria San Lorenzo, Paradiso. Natalino Crognaletti, Montecarotto, Ancona, Marche – Sommelier Social Club, Nerviano, Milano

PARADISO 2011, Fattoria San Lorenzo. Natalino Crognaletti, Montecarotto (AN). Lacrima.

Per gli appassionati del vino, un produttore che non ha bisogno di presentazioni. E il Lacrima di Morro d’Alba che troviamo nel calice è davvero paradisiaco, vero figlio di quella vigna. Un roseto denso e profondo, una galleria floreale di petali scurissimi, un labirinto ombroso e balsamico. Un vino di struttura e finissimo, morbido e fresco, sapido e caldo: tutto quanto basta a rivelare un equilibrio universale. Definitivo.

20180921_Vernaccia Nera di Serrapetrona Dolce
Azienda Colleluce, Vernaccia Nera di Serrapetrona Dolce. Franca Malavolta, Serrapetrona, Macerata, Marche – Sommelier Social Club, Nerviano, Milano

VERNACCIA NERA DI SERRAPETRONA DOLCE, Azienda Colleluce. Franca Malavolta, Serrapetrona (MC). Vernaccia Nera.

La stessa travolgente simpatia di Franca Malavolta, in questo calice spumeggiante e la stessa complessità del suo lavoro all’interno un’isola nascosta, come l’areale di Serrapetrona. Un vino che colpisce sempre per la sua immediatezza frizzante ed esplosiva di frutti scuri di bosco e la contemporanea profondità speziata e tannica. Un sorso che si mastica, un naso che si beatifica fino al balsamico dell’incenso. Ogni volta che la incontro, la Vernaccia Nera di Serrapetrona mi sorpende e mi appaga. Immancabile!


Bonus track della serata, simpaticamente offerta dal nostro amico Domenico, il Sant’Isidoro 2014 di Maria Pia Castelli, rosato di Montepulciano e Sangiovese. Semplice nei profumi e nella struttura, quanto godibile e per nulla scontato; immediato sulla frutta rossa, quanto preciso nell’estrema freschezza e sapidità.

Stay tuned!