Pubblicato il Lascia un commento

#3 Sessione Privata: vini bianchi

Private White Session, Sommelier Social Club

“Via, caro Renzo, non andate in collera, che son pronto a fare… tutto quello che dipende da me. Io, io vorrei vedervi contento; vi voglio bene io. Eh!… quando penso che stavate così bene; cosa vi mancava? V’è saltato il grillo di maritarvi…”

Terza tappa del percorso di selezione approntato per i nostri futuri sposi.

Dall’idea dell’aperitivo di benvenuto fino al calice per il brindisi finale, passando per la tavola. Sommelier Social Club ha approntato una sequenza di sette diversi vini bianchi, più un intruso! Capitolo finale della sequenza di selezione per un giorno che sarà me-mo-ra-bi-le.

VINO BIANCO 2019 – Manlio Manganaro

IGT Terre Siciliane. Marsala, Trapani. Grillo 100%. 12,0% alc.vol.

Fermentazione spontanea in acciaio e breve macerazione sulle bucce. Affinamento: acciaio per alcuni mesi.

RIBOLLA GIALLA 2019 – Marco Sara

DOC Colli Orientali del Friuli. Pavoletto, Udine. Ribolla Gialla 100%. 12,5% alc. vol.

Fermentazione spontanea in acciaio. Malo-lattica non svolta. Affinamento: acciaio per alcuni mesi.

DELYUS 2019 – Marta Valpiani

IGP Forlì Bianco. Castrocaro Terme, Terra del Sole, Forlì. Albana 100%. 13,0% alc. vol.

Pressatura soffice, nessuna macerazione. Fermentazione spontanea in cemento. Malo-lattica in funzione dell’annata. Affinamento: cemento per 6 mesi.

FIANO DULCIS 2014 – Fosso degli Angeli

DOC Sannio. Casalduni, Benevento. Fiano 100%. 13,0% alc. vol.

Crio-macerazione per 12 ore. Pressatura soffice. Fermentazione in acciaio con lieviti indigeni. Affinamento: acciaio per 12 mesi.

DERTHONA 2018 – Ricci

DOC Colli Tortonesi. Costa Vescovato, Alessandria. Timorasso 100%. 13,5% alc. vol.

Fermentazione spontanea e macerazione in legno di acacia per 3 giorni. Affinamento: botti di acacia usate da 700 litri per 12 mesi.

CAMPO DELLE OCHE 2013 – Fattoria San Lorenzo

DOC Verdicchio dei Castelli di Jesi Classico Superiore. Montecarotto, Ancona. Verdicchio 100%. 15,0% alc. vol.

Fermentazione spontanea in acciaio. Macerazione sulle bucce per 20 giorni. Malo-lattica svolta. Affinamento: cemento per 2 mesi, poi acciaio per 30 mesi.

CLEMATIS VITALBA 2014 – Domaine Naudin-Ferrand

AOC Hautes Côtes de Nuits. Magny-lès-Villers, Côte d’Or, Bourgogne. Chardonnay 100%. 12,5% alc. vol.

Pressatura a grappolo intero. Fermentazione e malo-lattica in barrique. Affinamento: barrique, 35% nuove, per circa 12 mesi.

Vuoi divertirti anche tu con la tua personalissima degustazione privata? Non esitare a contattarci: info@sommeliersocialclub.com

I protagonisti della serata
Pubblicato il Lascia un commento

Enogiro d’Italia: Friuli Venezia Giulia

DOVE / COME / QUANDO

 

SOMMELIER SOCIAL CLUB
NERVIANO
Piazza Crivelli 1
Venerdi 18 Gennaio
ore 21.00
Ingresso € 30,00

Perché partecipare?

Sommelier Social Club indice il giro d’Italia enoico!

Salta in sella e bevi con noi! Questa sera partenza della undicesima tappa: Friuli Venezia Giulia.

6 vini in degustazione

LA DEGUSTAZIONE

AT FRIULANO 2016, Aquila del Torre
RIBOLLA 2017, La Ponca
QUINTO QUARTO BIANCO SIVI 2017, Terpin
ROZ 2012, Zidarich
MERLOT 2011, Paraschos
PIGNOLO RONCO DEL BALBO 2008, Petrucco



    [recaptcha]

    Pubblicato il Lascia un commento

    Friuli, che stoffa!

    Ovvero, cosa accade quando due menti frenetiche e avvinazzate – occhio che l’espressione è qui da intendersi in accezione completamente positiva: due menti avvezze al vino, use a conoscerlo e discorrerne, solitamente dopo adeguate degustazioni – si trovano.

    La passione critica e divulgativa del sommelier Mario Gelfi incontra la curiosità implicita alla sete inestinguibile di Marco Pellegrini: ne scaturisce una serata d’eccezione, che vede recitare sul palcoscenico dei protagonisti i grandi vini friulani. Marco, appassionato da tempo di questa terra ruvida e testarda, condivide l’amicizia con alcuni nativi del luogo, esperti delle strade anche meno trafficate e delle cantine tra le più nascoste. Le sue periodiche scorrazzate tra Collio e Carso, tra Colli Orientali e Grave, trovano generosa realizzazione tra le mura amiche del Sommelier Social Club: sei coppie di vini, una degustazione abbinata per cercare di raccontare i vitigni, le storie di persone e le sensazioni che i vini – notevoli, quanto sperduti e a volte introvabili – racchiudono.


    I Rosati

    Pinot Grigio VS Refosco

    Venezia Giulia IGT Pinot Grigio 2014, Radikon

    Pinot Grigio 100%, 13% alc. vol.

    Il bicchiere è davvero di uno spiazzante ramato, un’intensa buccia di cipolla vagamente virato all’aranciato. Velato, una torbidezza non trafitta nemmeno controluce: il colore è vivo di suo, senza bisogno di filtri, solari o polari che siano.

    Al primo naso, vaghissima sensazione acetica, ma di una intensità che volge subitamente al dolce: immediato il rimando al Tradizionale Balsamico di Modena.

    Poi, il naso si tuffa nella frutta matura, nella polpa gialla quasi in marmellata, con un tocco di agrume che rimanda alla prima nota acetica.

    Una acidità fenomenale inonda la bocca e lascia fisicamente il segno lungo la lingua. La sapidità fa da valida spalla e rende vigoroso il sorso. Palato diametralmente opposto al naso.

    Rosè di Refosco VDT 2012, Denis Montanar

    Refosco 100%, 13% alc. vol.

    Da uve rosse, ma praticamente ramato, con una punta di rosa più acceso: praticamente indistinguibile dal primo, se non di profilo, quando offre una più vivida sensazione di rosso. Velato, senza dubbio.

    Il naso si sofferma su una prima nota di fermentativo, con un tocco di vegetale. L’idea successiva è di una certa terziarizzazione, portata da esalazioni chimiche di colla e smalto. Una vena che permane, traversando una corrente di dolcezza.

    La bocca si rivela più sapida che acida, adornata da una veste di certa morbidezza: il gusto ha un aspetto decisamente più dolce rispetto all’olfatto. Il tannino è una sensazione leggera sulle gengive e saporita. Una vena acida a centro bocca chiude il finale.


    I Bianchi

    Ribolla VS Friulano

    Venezia Giulia IGT Ribolla Gialla 2012, Dario Princic

    Ribolla Gialla 100%, 13,5% alc. vol.

    Il colore è quello dell’albicocca, quasi un bicchiere da passito di Pantelleria! Per forza di cose, gli anglosassoni devono inventarsi il termine “orange wine”: più immediato, ma meno profondo del nostro “vini macerati”.

    Attimo di riduzione, al primo contatto: aria, aria, aria! Nota salmastra piuttosto evidente, insieme ad una dolcezza fruttata da polpa gialla. Nota speziata, pepato pungente.

    Il primo impatto alla bocca è tannico. La nota di frutta secca, di noce, introduce poi alla sensazione ossidativa di fondo, costruita dai 35 giorni di macerazione in botti scolme. La successiva nota acida è notevole, aperta verso un finale sapido e lungo.

    Collio DOC Friulano 2009, La Castellada

    Friulano 100%, 14% alc. vol.

    Giallo dorato sparato, limpido e cristallino. Davvero solare.

    Primo naso tutto sparato su di una mineralità quasi sfacciata, sulla sapidità propria dei frutti di mare. Nota floreale di campo, fiori gialli selvatici.

    Alla bocca, vero e proprio assalto di una debordante sapidità, che vira immediatamente all’amaro: erbe amare, da infuso alcolico, caramella di rabarbaro. Gli estremi arrivano a toccarsi, nel virare di questo amaro salino in sentore di caramello, di zucchero bruciato.

    Muscolare, ppotente: una polveriera con la miccia accesa!


    I Rossi

    Schioppettino VS Pignolo

    Colli Orientali del Friuli DOC Sacrisassi Rosso 2010, Le Due Terre

    Schioppettino 60% Refosco 40%, 13% alc. vol.

    Cuore fondo di sangue, impenetrabile con un’unghia porpora.

    Il naso è piuttosto ritroso. Emerge una certa sensazione di dolcezza da frutto rosso maturo: ciliegia, fragola addirittura. Speziatura da pepe nero.

    Il sorso si caratterizza di calore e nota etilica. Rotondità e morbidezza dalla lunga sosta in legno piccolo, con bella espressione di infuso di erbe amare.

    L’intensa stoccata iniziale non sembra supportata dalla persistenza e il finale è un po’ corto.

    Colli Orientali del Friuli DOC Pignolo 2011, Ronchi di Cialla

    Pignolo 100%, 14% alc. vol.

    Colore profondo, impenetrabile, con riflessi rubino.

    Dai produttori che hanno recuperato il vitigno, andando a spulciare negli orti le piante una ad una, un Pignolo davvero giovane ed espressivamente riottoso.

    Il naso rimanda alla cantina, all’ambiente chiuso, alle muffe dei muri. Un bicchiere che rimane fermo sulle sue decisioni iniziali per tutta la durata della degustazione.

    L’impatto al palato è ruvido: un tannino che friziona ai lati della bocca, e sensazioni aromatiche che latitano.


    Fuori Concorso

    Merlot 2009, Paraschos

    Merlot 100%, 13,5% alc. vol.

    Un rubino intenso molto concentrato, impenetrabile.

    Naso, di primo acchito subito salmastro: acqua di sentina, gusci di cozze. Successiva nota dolce a ricordo di frutti rossi.

    Una bocca davvero fine, scorrevole e calda, su note accennate di spezzatura e di pepato.